Gli scienziati in futuro potrebbero dimostrare che la teoria del Multiverso. La teoria che esistano infiniti universi che sono delle copie del nostro ma magari con piccole differenze è un idea che a molti sembra veramente irrealistica. Vediamo in questo articolo che cosa ne pensano gli scienziati della teoria del Multiverso.
Indice
Che cos’è il Multiverso
Il Multiverso è una teoria che in sostanza, prevede che potrebbero esserci un infiniti universi, la maggior parte dei quali luoghi probabilmente sterili e incapaci di sostenere la vita. Non esiste ancora nessuna prova scientifica che consolida questa teoria ma svolge una funzione molto utile nella fisica teorica. Inoltre, aiuta molto a spiegare perché il nostro universo ha le caratteristiche che possiede.

In effetti, l’idea di un multiverso non governato da un insieme uniforme di leggi fisiche consente una risposta scientifica alla domanda sul perché questo universo sia stato creato con le leggi della fisica che consentono l’esistenza della vita. Il multiverso, in sostanza, si presenta come un’alternativa scientifica alla questione di Dio.
L’idea che esistano più universi è una teoria ampiamente accettata dagli scienziati. La possibilità che questi universi possano essere governati da leggi diverse dalle nostre è una teoria presa in considerazione. Sia la scienza che la fantascienza e la narrativa, non escludono che possano esistere mondi paralleli con gli stessi eventi e persone come nel nostro universo, ma con lievi variazioni.
Le stesse teorie le possiamo vedere nei tantissimi film e serie TV di fantascienza di oggi. La teoria dei molti mondi paralleli dice che ogni volta che qualcuno compie una scelta nella vita creando un azione, c’è una probabilità del cinquanta per cento di creare una biforcazione. entrambi i risultati si verificheranno creando due percorsi differenti su due universi paralleli.
Teoria molto gettonata dai film e dalle serie TV, ma questa concezione del multiverso non è particolarmente popolare tra gli scienziati. Secondo la scienza, questa teoria è estremamente dispendiosa perché ogni interazione che un atomo ha con un altro atomo crea un universo completamente diverso.
In definitiva, ciò che sostiene l’idea del multiverso è la matematica quanto la scienza. Un modello che crea infiniti universi e da qualche parte e alla fine emergono le condizioni per la vita, è davvero impensabile.
Comprendere il Multiverso
L’uomo, fin dall’antichità, ha sempre guardato nel cielo e nel passato cercando di dare un senso a tutto ciò che poteva vedere. Però, il cervello umano, nel senso più letterale, non è in grado di affrontare questioni come la meccanica quantistica o la teoria del multiverso. Non sorprende infatti che le persone trovino la teoria del multiverso affascinante, ma nulla di più.

Viviamo in un periodo della storia dell’uomo dove la scoperta della fisica quantistica è qualcosa che ha cambiato completamente la natura del modo in cui studiamo l’universo. I cambiamenti di fase, come l’acqua liquida in ghiaccio, avvengono anche su scala macroscopica. Le nostre intuizioni ci dicono che i fenomeni nell’universo possono passare attraverso transizioni di fase.
La relatività generale, come ipotizzato da Albert Einstein, è una spiegazione di quanti fenomeni su macroscala stanno funzionando come ad esempio l’orbita dei pianeti e come possiamo discutere la fisica per aiutarci a viaggiare dalla Terra ad altri pianeti. La teoria della relatività ci fornisce gli strumenti per comprendere molte cose, ma funziona bene nella fisica quantistica.
Dobbiamo ancora colmare molte lacune e avere l’obiettivo di capire meglio come funziona l’universo. La fisica quantistica entra in scena come un modo per spiegare come si comportano cose minuscole, riempiendo uno dei punti vuoti lasciati dalla meccanica classica come la relatività generale.
La rapida espansione dell’universo è uno dei cambiamenti che potrebbe esserci utile per capire come si è formato l’universo e in che direzione sta andando. Significa che tutto ciò che ci circonda oggi, una volta era sulla cosiddetta scala quantistica.
Multiverso e matematica quantistica
I cosmologi, per comprendere l’universo, fanno simulazioni per riportare indietro il tempo nel modo più completo possibile fino a pochi secondi o addirittura frazioni di secondo dopo il Big Bang. Se davvero si applicano le regole della meccanica quantistica, allora è qui che può iniziare anche la teoria del multiverso. Anche se non ne abbiamo ancora scoperto uno, le teorie e la matematica quantistica non escludono che possano esistere infiniti universi come il nostro, o Multiverso.
Quindi, forse in futuro si troverà un modo intelligente per accedere a questi universi paralleli con sistemi che per ora, non ne abbiamo nemmeno l’idea. Quando si tratta di teorie scientifiche, ciò che è calcolabile oggi non dovrebbe mai impedire agli scienziati di provare a pensare e costruire nuovi modelli, specialmente quando si tratta di idee più astratte, come fenomeni che potrebbero esistere in qualche mondo parallelo.
Solo perché non si può verificare sperimentalmente qualcosa, non significa che non esiste o sia impossibile perché potrebbero sorgere soluzioni successive che lo renderanno possibile. La teoria del multiverso ha un problema di perdita di informazioni molto simile a quello dei buchi neri.
Questo problema si verifica nei modelli cosmologici che presuppongono uno sfondo classico in cui le fluttuazioni quantistiche producono macchie fisicamente distinte in cui l’inflazione finisce localmente e può derivarne un’evoluzione cosmologica più interessante.
Come nel caso dei buchi neri, il problema riguarda una rottura della predittività. Significa che la teoria del multiverso non riesce a prevedere ciò che possiamo osservare.
Come passare da un universo parallelo ad un altro
Se esiste il Multiverso, come possiamo passare da un universo ad un altro? secondo la scienza, se esiste, la risposta è un wormhole, un portale. I wormhole tra gli universi possono essere delle strutture ipoteticamente e appositamente costruite per poter passare da un universo parallelo ad un altro (sempre in via teorica). È possibile ideare modelli matematici che supportino l’idea che i wormhole possano esistere all’interno della teoria generale della relatività.
Per funzionare, questi modelli hanno bisogno di materia esotica e energia per curvare e piegare lo spaziotempo. La scienza non sa se si può trovare e ingegnerizzare tale materia esotica nella concentrazione e distribuzione corrette per realizzare un portale. In altre parole, i portali possono esistere nella matematica, ma non esistono fisicamente nell’universo o almeno fino ad ora non se ne mai visto uno. Le teorie del multiverso e dei wormhole sono ancora ipotetiche teoria ma la scienza non evita di esplorarle.