
“Dress no Dress”: un modo diverso di concepire l’abito
Con “DRESS NO DRESS”, abbiamo portato a scuola un modo diverso di concepire l’abito, partendo da quello che l’industria dei consumi rifiuta, considerandolo scarto, adattandolo come forma e colore utili al rivestimento del corpo, portando il progetto verso la realizzazione del vestito come microarchitettura leggera.
Il progetto si colloca negli obiettivi raggiunti dal gruppo ScartOff durante l’anno di avviamento del progetto “Ri-fatti, non parole!” vincitore del bando regionale “Principi Attivi 2012 – Bollenti Spiriti. L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato Archimede di Barletta ci ha sostenuto come partner del nostro progetto e a seguito del risultato positivo ci ha dato la possibilità di sviluppare un progetto di moda e riuso all’interno degli spazi e tempi scolastici, concordato con gli organi scolatici.
“DRESS NO DRESS” è un progetto didattico che si intreccia con le materie svolte dagli studenti. Un percorso articolato intorno all’esperienza di ideazione, progettazione e creazione di abiti e accessori direttamente con materiali di recupero considerando l’abito come una scultura in simbiosi con il corpo e non un rivestimento legato al sistema della moda.
Sono state effettuate 20 lezioni per un totale di 60 ore complessive con la presenza di due esperti ScartOff. A seguito è stato concordato con il dirigente scolastico e la professoressa Di Pierro uno shooting fotografico e la conclusione della manifestazione finale inserita nei programmi dell’evento “Green BAT 2014”. A prendere parte attiva del progetto sono state 8 studentesse: Rosa Marino, Maria Iodice, Anna Lavecchia, Kristina Acconciaioco, Giuseppina Mascolo, Sabrina Mariotti, Raffaella Manzo, Teresa Lattanzio, per un totale di 21 abiti-scultura realizzati.